mercoledì 21 maggio 2014

Cambiare o morire: come evitare di fare la fine di Blockbuster e Kodak

A volte, si impara più dai fallimenti che dalle vittorie: dai propri, e (sicuramente meglio) da quelli altrui. 

Una lezione che le vicende di alcune aziende ci insegnano con chiarezza è che, in certi casi, si deve assolutamente cambiare. Perché non riuscire a farlo nel momento giusto significa auto-condannarsi a morte.

Facciamo degli esempi, presi da altri settori.

Pensiamo a Kodak. Qualcuno si ricorda ancora di questa marca? Kodak, anni fa, era leader nel campo della fotografia su pellicola. Poi, l'avvento della fotografia digitale coglie l'impresa del tutto impreparata... finché il colosso si sgretola e Kodak, nel 2012, entra nella procedura americana del Chapter 11 per bancarotta.

Oppure prendiamo il caso di Blockbuster. Una catena onnipresente nel mondo, con centinaia di negozi anche in Italia. Ricordo ancora la curiosità con cui si visitavano i primi punti vendita di Blockbuster nel nostro paese, che ci aprivano le porte al mito americano di cinema e popcorn. Poi, l'inizio del download online dei film e l'ascesa di Itunes... con la conseguente bancarotta della catena di negozi Blockbuster.


Cosa ci insegnano questi casi? 

Che non riuscire ad adattarsi ai mercati che cambiano può distruggere le aziende, anche se sono leader di settore; che non interpretare bene i gusti mutevoli dei consumatori può lasciare spazio a concorrenti più illuminati; che crogiolarsi in una posizione dominante può uccidere il necessario spirito innovativo di un'azienda.

Lezioni forti, che valgono anche per le aziende alimentari; le quali dovrebbero, come tutte:

  • Monitorare sempre con attenzione le novità di mercato: le nuove varietà di prodotto, le nuove formule distributive, i nuovi packaging possono sempre rappresentare una minaccia per la posizione acquisita.
  • Mai sottovalutare gli spunti che provengono da buyer, grossisti e consumatori, che possono fornire indicazioni preziose sulle nuove mutevoli richieste del mercato.
  • Innovare sempre, dove possibile, per sfruttare il vantaggio offerto ai primi arrivati: più spazio sugli scaffali e nella mente delle persone.
  • Tenere sempre gli occhi aperti sulle evoluzioni dell'ambiente esterno all'azienda: dalla situazione economica generale, ai cambiamenti della società e così via, per capire come tutto ciò può impattare sul proprio business.
  • Guardare sempre a quello che succede negli altri settori alimentari, per cogliere segnali di cambiamento che prima o poi possono interessare anche la categoria in cui si opera.

Così facendo, e restando sempre vigili, le aziende possono evitare di essere prese alla sprovvista dai cambiamenti nei gusti dei consumatori, o da innovazioni dei concorrenti di tale portata da renderle obsolete. 

Possono evitare, cioè, di fare la fine di Kodak e Blockbuster.

maurizio@pisanifoodmarketing.it
(articolo pubblicato su freshplaza.it)

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Pisani Food Marketing è una società di outsourcing & consulenza di Marketing e Vendite per aziende alimentari. E' stata fondata da Maurizio Pisani, ex Direttore Marketing Chiquita ed ex Direttore Commerciale Del Monte.

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