mercoledì 7 maggio 2014

Banane, razzismo ed il marketing del futuro

Marketing-banana
Quello che è successo nei giorni scorsi è un fenomeno da studiare attentamente. 

Per chi non lo sapesse (?), è successo che a un giocatore del Barcellona, Dan Alves, viene lanciata una banana dagli spalti mentre sta battendo un calcio d’angolo: un insulto razzista, a cui Dani risponde nella maniera più naturale possibile: sbuccia la banana e se la mangia.

E un infinito numero di personalità (calciatori, politici, ecc) ripete lo stesso gesto, fotografandosi mentre mangia una banana e postando la foto sui social network. Dal nulla, la banana diventa simbolo dell’anti-razzismo.  Un fenomeno mondiale, con milioni di foto postate in rete, condivisioni e quant’altro.

Probabilmente, quello che è successo non ha influito granché sui consumi di banane al mondo. Ma deve farci riflettere. Ci indica quanto, oggi, siano potenti i social network. Ci fa capire come oggi un’idea vincente si possa propagare all’istante, in tutto il mondo, senza investirci nulla.

Il mondo del marketing è cambiato. Un tempo, le idee si trasmettevano tramite spot televisivi, annunci sui giornali e così via. Cose che costavano (e costano) tanti soldi. Oggi le idee forti vanno direttamente al consumatore, senza più passare per i mezzi tradizionali (che ogni anno vedono calare drammaticamente numero di investitori e quantità di soldi investite).Oggi si possono creare personaggi e marche in giorni, non anni; ma allo stesso modo, marche e personaggi possono essere distrutti in qualche ora, se fanno o dicono le cose sbagliate.

Certo, i prodotti e le marche ortofrutticole e di largo consumo sembravano, fino a qualche tempo fa, immuni da questa rivoluzione: era facile e ragionevole pensare che sui social media si parlasse volentieri dell’ultimo film uscito o del nuovo modello di telefonino, e un po’ meno della nuova varietà di cavolfiore o di merendine al cioccolato.

Abbiamo visto che non è così.

La banana e Dani Alves, Barilla e la famosa esternazione sulla famiglia.

Qualsiasi prodotto e marca possono diventare protagonisti , in positivo o negativo, nel giro di poche ore. Anche quelli più apparentemente banali.

Che fare, quindi? Se ancora non lo si è fatto,  attrezzarsi per capire come funzionano i social media e la rete, iniziare a costruirci la propria presenza, impostare la propria strategia di relazione digital: queste sono le cose da fare per tutte le marche che aspirano a diventare o rimanere tali nel prossimo futuro.


Maurizio Pisani

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Pisani Food Marketing è una società di outsourcing & consulenza di marketing e vendite per le aziende alimentari, fondata e gestita da Maurizio Pisani, ex Direttore Marketing di Chiquita e Direttore Commerciale di Del Monte. Per maggiori informazioni, sito: www.pisanifoodmarketing.it; blog: www.marketingalimentare.blogspot.it; iltuomarketingstrategico.blogspot.it

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